PERCHÉ

INDICAZIONI PER PRODOTTI MEDICINALI A BASE DI CANNABINOIDI.

C’è stata una notevole quantità di ricerca nel campo dei medicinali a base di cannabinoidi, che include prove provenienti da medicinali a base di cannabinoidi e cannabis terapeutica. Scopri di più sui dati che supportano i vari benefici medicinali della cannabis.

L’approvazione della cannabis medica può essere diversa in ogni paese. Per informazioni sull’approvazione della cannabis terapeutica in alcuni paesi, segui i link sottostanti:

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  • Secondo il D.M. del 9 /11/2015 gli impieghi della cannabis ad uso medico riguardano:
    L’analgesia in patologie che implicano spasticità associata al dolore (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale) resistente alle terapie convenzionali
    L’analgesia nel dolore cronico (con particolare riferimento al dolore neurogeno) in cui il trattamento con antinfiammatori non steroidei o con farmaci cortisonici o oppioidi si sia rilevato inefficace
    L’effetto anticinetosico ed antiemetico nella nausea e vomito, causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV che non può essere ottenuto con trattamenti convenzionali.
    L’effetto stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito, in pazienti oncologici o affetti da AIDS e nell’anoressia nervosa che non può essere ottenuto con trattamenti standard
    L’effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alle terapie convenzionali
    La riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette che non può essere ottenuta con trattamenti standard.

  • Per gli altri paesi, consultare l’autorità sanitaria locale per ulteriori informazioni..
  • SÌ. Sono stati condotti oltre 600 studi clinici con medicinali a base di cannabinoidi, inclusa la cannabis terapeutica o cannabinoidi come il CBD e il THC.1 Alcuni studi clinici sono stati ampi e altri piuttosto piccoli; alcuni di essi sono stati sponsorizzati da istituzioni accademiche, altri da organizzazioni e altri ancora da aziende. Gli studi coprono un’ampia gamma di indicazioni, tra cui disturbi psicotici, molte forme di dolore, ansia, schizofrenia, HIV/AIDS, depressione e altre condizioni.

    Il corpo ha i propri percorsi biologici per affrontare e far fronte al dolore. Ciò include l’attivazione del sistema endocannabinoide, mediante il rilascio di endocannabinoidi, sostanze chimiche che il corpo produce per aiutare a controllare il dolore. I cannabinoidi, che si trovano nella cannabis terapeutica, agiscono su questo stesso sistema.2

    Numerosi Centri della Terapia del dolore e organismi scientifici hanno emesso raccomandazioni per l’uso di medicinali a base di cannabis per la gestione del dolore.3 Le linee guida a sostegno dell’uso di medicinali a base di cannabinoidi per la gestione del dolore possono essere diverse in ciascun paese. Per informazioni sulle linee guida che supportano l’uso di medicinali a base di cannabinoidi per la gestione del dolore in alcuni paesi, seguire i collegamenti seguenti:

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  • Il D.M. 9 Novembre 2015 all’art. 5 comma 1 allegato tecnico punto 4 riguarda le disposizioni relative all’’uso medico della cannabis.

    La spasticità è una condizione in cui vi è un aumento anormale del tono muscolare o della rigidità dei muscoli. Si verifica spesso in pazienti con sclerosi multipla. Il corpo ha i propri percorsi biologici per la gestione del tono muscolare. Ciò include gli endocannabinoidi, sostanze chimiche che il corpo produce per regolare i neuroni che gestiscono il tono muscolare. I cannabinoidi esterni, che si trovano nella cannabis terapeutica, agiscono su questo stesso sistema.4

    Diverse società mediche hanno emesso raccomandazioni per l’uso di medicinali a base di cannabis per la spasticità, ad esempio l’Accademia Europea di Neurologia.5 Le linee guida a sostegno dell’uso di medicinali a base di cannabinoidi per il trattamento della spasticità possono essere diverse in ciascun paese. Per informazioni sulle linee guida che supportano l’uso di medicinali a base di cannabinoidi per il trattamento della spasticità in alcuni paesi, seguire i collegamenti seguenti:

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  • Non ci sono linee guida cliniche approvate in Italia, emesse da società mediche o scientifiche.

    Una grave perdita di appetito è un sintomo comune di molte malattie croniche ed è spesso associata al cancro e all’HIV/AIDS. Il corpo ha i propri meccanismi biologici per la gestione dell’appetito. Ciò include gli endocannabinoidi, sostanze chimiche prodotte dal corpo che partecipano alla gestione dell’appetito. I cannabinoidi esterni, che si trovano nei medicinali a base di cannabinoidi, agiscono su questo stesso sistema.6

    Sfortunatamente, non ci sono ancora linee guida che raccomandino fortemente l’uso di medicinali a base di cannabinoidi per il trattamento della perdita di appetito.

    Nausea e vomito sono effetti collaterali comuni per i pazienti con cancro e anche per alcune altre malattie gravi. Questi sintomi possono essere causati dalla malattia stessa, da alcuni farmaci (es. chemioterapia) o persino dalla radioterapia. La nausea e il vomito sono processi controllati dal sistema nervoso centrale e dal cervello e hanno le proprie vie biologiche di regolazione. Ciò include il sistema endocannabinoide, poiché gli endocannabinoidi prodotti dal nostro corpo possono partecipare al controllo della nausea e del vomito.7 I cannabinoidi esterni, che si trovano nei medicinali a base di cannabinoidi, dovrebbero agire allo stesso modo. Questo è il motivo per cui molti ricercatori e medici ritengono possibile che i cannabinoidi possano essere usati per trattare la nausea e il vomito.8

    Diverse società mediche hanno emesso raccomandazioni per l’uso di medicinali a base di cannabis per la nausea e il vomito. Le linee guida a sostegno dell’uso di medicinali a base di cannabinoidi per il trattamento della nausea e del vomito possono essere diverse in ciascun paese. Per informazioni sulle linee guida che supportano l’uso di medicinali a base di cannabinoidi per il trattamento di nausea e vomito in alcuni paesi, seguire i collegamenti seguenti:

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  • Non ci sono linee guida cliniche approvate in Italia, emesse da società mediche o scientifiche.

    Il corpo ha i propri percorsi biologici che regolano la stimolazione e il rilassamento del cervello. Questi sono sistemi che sono sbilanciati nell’epilessia. Uno di questi percorsi include gli endocannabinoidi.9 I cannabinoidi esterni, in particolare il cannabidiolo (CBD), hanno vari meccanismi che possono aiutare a regolare l’ipereccitabilità osservata nel cervello dei pazienti epilettici.9

    Sfortunatamente, poiché il cannabidiolo è stato approvato solo di recente per l’epilessia, non ci sono ancora linee guida che raccomandino fortemente l’uso di medicinali a base di cannabinoidi per il trattamento dell’epilessia.

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